Tra futurismo e decò

Oggetti di vita quotidiana scovati e raccolti da Maurizio Marzadori: ceramiche, vetri, metalli, legni

Dalla fine dell’Ottocento a tutto il primo trentennio del Novecento in Italia diversi artisti si fanno promotori di un rinnovamento che investe tutti gli aspetti dell’arte, con creazioni artistiche nell’ambito delle arti decorative che contribuiscono alla trasformazione del gusto estetico e dello stile. L’ondata positiva coinvolge a cascata anche abili artigiani, botteghe, piccole e grandi manifatture, che colgono e interpretano queste aspirazioni al nuovo nella creazione di oggetti d’uso della vita quotidiana. Dagli arredi alle suppellettili, quali vasi, stoviglie, servizi, soprammobili e oggetti decorativi in ceramica, vetro, metallo, legno e altri materiali, è tutto un fiorire di innovazione e ricerca del bello. Artigiani e manifatture, spesso sparse in località periferiche in varie parti d’Italia, attingono, con creatività propria, alla cultura e alla moda del tempo per realizzare oggetti d’uso funzionali e innovativi, destinati alla vita quotidiana e a un mercato sia lussuoso che popolare.
La mostra propone una panoramica di questo periodo magico delle arti decorative, esponendo un insieme di oggetti di uso e della vita quotidiana di raffinata eleganza, genialità e buon gusto, raccolti in oltre trent’anni di attività da Maurizio Marzadori, collezionista e antiquario bolognese, fondatore di Freak Andò. La mostra ripercorre alcune delle principali correnti del tempo, tra cui Futurismo, Déco, Razionalismo, e arriva fino ai primi anni Cinquanta del secolo scorso quando il disegno estemporaneo e le forme inventate da artisti e artigiani non corrispondono più alle esigenze di un’industria più strutturata e seriale che orienta la produzione e il mercato verso l’industrial design.