Il disegno del mobile razionale in Italia 1928-1949

Arredi e complementi dalla collezione razionalista di Freak Andò (Maurizio Marzadori)
una mostra a cura di Valerio Borgonuovo e Maurizio Marzadori

allestimento Gianni Serandrei
dal 3 marzo al 19 maggio 2022
orario continuato dalle 9 alle 19

Hotel Ca' Pisani
Rio Terà Foscarini 979A
Dorsoduro 30123, Venezia
+39 0412401411 | info@capisanihotel.it

Per tutte le immagini fotografiche © Andrea Melloni

1 Ingresso Hotel Cà Pisani e inizio percorso di mostra Il Disegno del Mobile Razionale in Italia 1928-1949

2 Ingresso Hotel Cà Pisani:

Poltrona in lega di alluminio e acciaio, probabile prototipo di Gabriele Mucchi (1899, Torino – 2002, Milano) per la Lavorazione Leghe Leggere S.A. - Alluminio S.A., Milano

3 Vetrina mostra a sinistra dell'ingresso:

  • Stazione dei treni in stile razionalista in latta, con litografia della marca INGAP, anni '30/'40, Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna;

  • Villaggio in stile razionalista in legno laccato, anni '40, Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna;

  • Salvadanaio a forma di edificio in stile razionalista, legno laccato, con meccanismo di chiusura in metallo con chiave. Riporta la scritta INA (Istituto Nazionale Assicurazioni) e il fascio littorio incorporato nell’architettura, anni '30/'40, Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna;

  • Orologio sveglia in legno e ottone cromato, con firma non leggibile, che ricorda le architetture razionaliste, anni '30;

  • Orologio in legno e ottone cromato e marmo, anni '30/'40.

4, 5 Vetrina mostra a destra dell'ingresso:

Selezione essenziale di mobili in stile aerodinamico per case e camerette da bambola estratti da una più ampia raccolta afferente alla Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca. Realizzati coi più svariati materiali, tra cui legno laccato, legno di rovere, tessuto, e fil di ferro, questi giocattoli forniscono oggi una lettura della storia del mobile attraverso i mobili da bambola.

6 Accoglienza Hotel:

  • Ciclo Littorina autarchica 900, bicicletta per donna in legno stratificato curvato e alluminio con telaio in un unico pezzo (1938-1939), produzione Officine Vianzone, Torino;

  • Autovettura aerodinamica in legno tornito e laccato, con particolari dipinti a mano (portiere, dettagli delle ruote), inserti in metallo, finestrini in vetro, lampadine da dinamo nei fanali. Sul fondo è riportata la scritta “Modelli-Disegni Dante Rizzoli Como 1938”, Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna.

7 Accoglienza Hotel:

  • Dettaglio autovettura aerodinamica, “Modelli-Disegni Dante Rizzoli Como 1938”, Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna.

8 Vetrina mostra presso Accoglienza Hotel

Ripiano alto, da sinistra verso destra:

  • Bottiglia in vetro soffiato di Murano color ambra, anni '30, Collezione Hotel Cà Pisani, Venezia

  • Scatola in legno intarsiato e legni vari attribuibile alla ditta Scremin, anni '40 circa;

  • Coppa in ceramica smaltata con manici a forma di alette riconducibile al ceramista Gabriele Bicchioni. La coppa è prodotta dalla Società Anonima Maioliche Deruta di Perugia ed è parte di un servizio da macedonia del campionario 1933;

  • Scatola in alabastro a triangoli bianchi e neri, anni '40;

  • Coppa attribuita a Giò Ponti, produzione Krupp, Milano, anni '30;

  • Teiera in Alpacca con fiore, una croce e dei fasci littori. Sotto la base è riportata il marchio della ditta produttrice “F.lli Broggi, Milano”, Collezione Hotel Cà Pisani, Venezia.

Ripiano basso, da sinistra verso destra:

  • Scultura raffigurante un Pegaso stilizzato marcato “Richard Ginori San Cristoforo Milano”. Opera realizzata da Giovanni Gariboldi e presentata alla Vª Triennale di Milano del 1933, Collezione Hotel Cà Pisani, Venezia;

  • Bottiglia in vetro soffiato leggero di Murano, anni '20/'30;

  • Vassoio di un servizio da caffè disegnato da Angelo Simonetto e prodotto nella prima metà degli anni '30;

  • Bottiglia in terracotta maiolicata e parti decorate sotto vernice di un servizio da liquore progettato all’inizio degli agli anni '30 da Dante Baldelli per la manifattura Rometti di Umbertide (PG);

  • Portafoto in ottone cromato con base in marmo, anni '30/'40.

 

9 Vetrina Sala del Camino

Ripiano alto, da sinistra verso destra:

  • “Il costruttore edile: forme in legno per la costruzione di architetture. Sistema brevettato da Pompeo Cavalli & C., Borgo Panigale Bologna, anni '30/'40;

  • “Costruzioni 900”: forme in legno per la costruzione di architetture, anni '30/'40;

  • Scatola di costruzioni in legno con immagine sul coperchio di un balilla nell'atto di fare il saluto romano, anni '30.

Ripiano centrale, da sinistra verso destra:

  • Scatola di pastelli a cera Giotto della ditta FILA, l'immagine è firmata Ugolini;

  • “Battaglia navale”: giocattolo autarchico prodotto dalla Creazioni Delfino (Torino), anni '30;

  • Copricollo da damigiana in latta con grafica dell'epoca su cui è riportata la scritta “Aperitivo Ambrosiano”, anni '40;

  • Inchiostro stilo, Gio Diletti, Brisighella, 1930;

  • Cassetta portalettere con grafica dell'epoca;

  • Scatola in cartone con decori finta radica. Il coperchio riporta un disegno geometrico nei colori nero, beige e argento, anni '30.

10 Sala del Camino:

  • Installazione aerea con sedie in tubo curvato di autore e produzione ancora ignota ispirati al modello PC.3 (1934-1936) di Gabriele Mucchi.

Camino, dal basso verso l'alto:

  • Coppia di puntali dei lampioni del centro di Tresigallo (Ferrara), città completamente ricostruita all'inizio degli anni Trenta per volontà del suo concittadino Edmondo Rossoni, all'epoca sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e poi Ministro dell'Agricoltura;

  • Candelieri in legno di noce in stile “fascista” con la scritta “Predappio” nella parte interna della base, 1930;

  • Oggetto basculante in legno di cui risulta ancora ignota la funzione.

11 Vetrina scale:

Selezione essenziale di mobili in stile aerodinamico per case e camerette da bambola estratti da una più ampia raccolta afferente alla Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca. Realizzati coi più svariati materiali, tra cui legno laccato, legno di rovere, tessuto, e fil di ferro, questi giocattoli forniscono oggi una lettura della storia del mobile attraverso i mobili da bambola.

12

  • Maurizio Tempestini (1908, Firenze – 1960, Firenze), sedia in rovere con struttura e schienale a listelli intrecciati e sedile in rafia intrecciata;

  • Ciclo Littorina autarchica 900, bicicletta per uomo in legno stratificato curvato e alluminio con telaio in un unico pezzo (1938-1939), produzione Officine Vianzone, Torino.

13 Sala della Fontana, al centro:

  • Versione per bambino della sedia modello “Lariana” (colore celeste) a schienale elastico in tubo di acciaio smaltato a fuoco in uso presso l'Asilo Sant'Elia di Como (1936-1937), progettato e arredato da Giuseppe Terragni, Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna;

  • Paolo Clausetti, Giovanni Romano e Paolo Masera, poltroncina per bambino modello 412 (colore crema in compensato curvato) a schienale elastico in tubo di acciaio smaltato a fuoco scelta da Terragni per l'Asilo Sant'Elia di Como (1936-1937), produzione Giuseppe Palini e Figli, Pisogne (Brescia), Collezione Marzadori di Mobili da bambino e Giocattoli d'epoca, Bologna;

  • Versione per maestra della poltroncina modello 412 a schienale elastico in legno di faggio e tubo di acciaio smaltato a fuoco colore verde in uso presso l'Asilo Sant'Elia di Como (1936-1937), progettato e arredato da Giuseppe Terragni, produzione Giuseppe Palini e Figli, Pisogne (Brescia);

  • Versione per maestra della poltroncina per bambino modello 427 (colore marrone) in tubo di acciaio trafilato e smaltato a fuoco con sedile e spalliera in legno curvato e sagomato fissati all'intelaiatura con borchiette in uso presso l'Asilo Sant'Elia di Como (1936-1937), progettato e arredato da Giuseppe Terragni, produzione Giuseppe Palini e Figli, Pisogne (Brescia).

La fontana e il quadro decò sono parte della Collezione permanente dell'Hotel Cà Pisani.

14 Saletta Balcone:

Gabriele Mucchi (1899, Torino – 2002, Milano) e la ditta Mobili Metallici Brevettati Pino.

  • Poltrona in acciaio (1934-1936), produzione Mobili Metallici Brevettati Pino;

  • Poltroncina modello P.9 con fusto in acciaio e braccioli rivestiti di legno (1934-1935), produzione Mobili Metallici Brevettati Pino;

  • Tavolino in legno di faggio e acciaio cromato, produzione Mobili Metallici Brevettati Pino;

  • Étagère in acciao e legno di faggio (attribuito), produzione Mobili Metallici Brevettati Pino;

  • Luigi Figini (1903, Milano – 1984, Milano) e Gino Pollini (1903, Rovereto – 1991, Milan), radiogrammofono modello Domus Jr. (1933-34), produzione S.A.N.G. (Società Anonima Nazionale del Grammofono più nota col nome de La Voce del Padrone), Milano;

  • Posacenere in ottone cromato;

  • Lampada in ottone cromato (1930/1940), produzione Luminator Italiano, Milano.

Il tappeto, la cassettiera, la macchina da caffè e le fotografie d'epoca sono parte dell’arredo permanente dell’Hotel.

15 Giò Ponti (1891, Milano – 1979, Milano)

  • Sedie in compensato di faggio e tubo di acciaio per la Biblioteca della Facoltà di Matematica La Sapienza di Roma (1933-1935), produzione PAS – Parma Antonio e Figli, Saronno (Varese);

  • Lampada in ottone cromato, alluminio smaltato, vetro e base in ghisa per l'Università degli Studi di Padova (anni '40), produzione Pollice Illuminazione, Milano.

16, 17, 18 Salone, al centro:

Giuseppe Pagano (nato Giuseppe Pogatschnig, 1896 Parenzo – 1945, Mauthausen)

  • Scrittoio e sedia in legno di faggio e legni vari realizzati per l'Università Bocconi di Milano (1937-1942), produzione Curvati brevetti Maggioni, Varedo (Monza e Brianza);

  • Poltrone e poggiapiedi (di un salotto completo) in legno curvato stratificato di faggio e cordoncino di fibre naturali realizzati per l'Università Bocconi di Milano (1937-1942), produzione Curvati brevetti Maggioni, Varedo (Monza e Brianza);

  • Tavolino in legno curvato stratificato di faggio, anni '30.

19 Emanuele Rambaldi (1903, Pieve di Teco – 1968, Savona)

  • Sedia in legno di faggio e foglia di canna di fiume (1933), produzione Guido Chiappe, Chiavari (Genova) e in seguito produzione anche della ditta E. Delmonte Lavorazione Legnami Fabbrica - Sedie Moderne, Chiavari (Genova)

  • Sedia in legno di faggio e foglia di canna di fiume - Sedia in legno di faggio e cordoncino di fibre naturali - Poggiapiedi in legno di faggio versione con sezione quadrata smussata, produzione Guido Chiappe, Chiavari (Genova)

20 Melchiorre Bega (1898, Crevalcore – 1976, Milano), tavolo in legno di noce, linoleum e ottone cromato;

  • Lampada in ottone e alluminio verniciato rosso con base in lamiera, produzione A P Made in Italy;

  • Arazzo, '900;

  • Giancarlo Palanti (1906, Milano – 1977, San Paolo), poltroncina in legno e imbottitura (presumibilmente per negozio), anni '30/'40.

21 Consolle con ripiano in vetro sotto cui sono esposti tre fogli di una serie di dodici disegni su carta di autore ancora ignoto.

La consolle, lo specchio e l'armadio sono parte dell'arredo permanente dell'Hotel Cà Pisani.

22 Veduta parziale dell'installazione Mobili dell'ufficio tecnico A. L. Colombo – Mobili Razionali Columbus:

  • Tavolino in legno di noce e acciaio cromato probabile variante del modello 76 E (1934);

  • Poltroncine impilabili (tre di otto) per caffè in acciaio cromato e finta pelle modello 20 C (1933- 1935);

  • Attaccapanni a colonna in acciaio cromato modello 194 C (1939);

  • Portaombrelli in acciaio cromato probabile variante del modello 198 C (1939).

23 Veduta parziale della teoria di sedie esposte al secondo piano dell'Hotel. In primo piano:

  • Vittorio Valabrega (1861, Torino – 1952, Torino), poltrona (di due esemplari) in legno di faggio, produzione Ditta Fratelli Valabrega, Torino.

 

 

Comunicato stampa

Dopo la mostra Il ‘900 ritrovato del 2019, il Design Hotel Ca’ Pisani della famiglia Serandrei (albergatori a Venezia da quattro generazioni) rinnova la collaborazione con l'antiquario e arredatore bolognese, nonchè titolare di Freak Andò, Maurizio Marzadori (già noto per la sua collezione privata di mobili da bambino e giocattoli d'epoca) presentando per la prima volta al pubblico un corpus significativo di arredi e complementi frutto di oltre trent’anni di lavoro e ricerca sul mobile razionalista italiano, oggi al centro di questa mostra a cura di Valerio Borgonuovo e dello stesso Marzadori.

Originato nel 1928 con la fondazione del Movimento italiano per l'architettura razionale (MIAR) da parte di una nuova generazione di architetti provenienti dal Politecnico di Milano, nell’arco di vent'anni il razionalismo italiano esprime tutta la tensione verso un’architettura “nuova” di ascendenza modernista, traducendosi in una messa in discussione del valore assoluto di quei modelli e al contempo nell’interesse a declinarli in chiave locale e nazionale.

Su queste premesse, il movimento si muove tanto sul piano teorico, anche e soprattutto attraverso le numerose riviste di settore nate in quegli anni come Rassegna Italiana, La Casa Bella (poi rinominata Casabella con Giuseppe Pagano come direttore), Domus fondata nel 1928 da Giò Ponti, Quadrante ed Edilizia Moderna; quanto su quello operativo, con interventi in ambito di architettura e di arredo.

Ambivalente, controverso e infine inconciliabile (ma non per questo meno produttivo) è il rapporto col Fascismo, e dunque con la rappresentazione architettonica di una nuova società fondata su quella ideologia che, con l’entrata in un regime autarchico intorno al 1936, non solo renderà inevitabile ma anzi accellererà il processo di partecipazione dei nuovi progettisti all’individuazione di nuove tecniche, materiali (e rispettive applicazioni) come il cemento armato, il linoleum, il legno stratificato, massello, ricurvo, i tubi e i profilati di acciaio, le leghe leggere, la paglia, la corda, ecc.

Un processo che genera straordinari binomi tra artefice e produttore grazie anche all'apporto di ditte illuminate come A. L. Colombo – Mobili Razionali Columbus, Cova, Maggioni, Olivetti, Palini, Antonio Parma e Figli (Pas), Pino, Rima, Valabrega, e altre ancora, il cui contributo in quegli anni nella definizione della figura dell’architetto-arredatore risulterà fondamentale.

Figini e Pollini, Mucchi, Nizzoli, Pagano, Palanti, Ponti, Rambaldi, e Terragni sono alcuni degli autori delle oltre sessanta opere selezionate tra i principali protagonisti di quella esperienza,  alternati ad autori di opere di altrettanta qualità ma ancora in fase di identificazione, in un percorso espositivo distillato secondo una successione di ambienti negli ambienti, all’interno di quel suggestivo transatlantico verticale di inizio Novecento che è per l’appunto oggi l'Hotel Ca’ Pisani, vera e propria gemma Art Decò racchiusa tra le mura tardo trecentesche del suo palazzo storico.

A quelle opere si aggiunge una selezione di oggetti da ufficio, soprammobili, e giocattoli (già parte della collezione privata Marzadori di mobili da bambino e giocattoli d'epoca) che nel decretarne il rango di vero e proprio stile rende questa rara retrospettiva sul razionalismo italiano un’occasione ancora più unica per conoscere da vicino innanzitutto una straordinaria collezione come quella della ditta Freak Andò di Maurizio Marzadori a Bologna, ora per la prima volta in mostra; ma anche per approfondire una pagina di storia e cultura dell’arredo italiano che a distanza di oltre un secolo dalla sua scrittura si rivela capace di offrire ancora ampi margini di ricerca e sorpresa.


Contatti per la stampa:
Maurizio Marzadori / Freak Andò email info@freakando.com | mobile +39 3356569151
Valerio Borgonuovo email valerio.borgonuovo@gmail.com | +39 3403467731
Marianna Serandrei email serandrei@capisanihotel.it
Gianni Serandrei email g.serandrei@hotelsaturnia.it

Si ringraziano per la preziosa collaborazione il Fondo Gabriele Mucchi - Archivi Storici, Sistema Archivistico e Bibliotecario, Campus Life Division, Politecnico di Milano; l'Università IUAV di Venezia, Archivio Progetti – Fondo Giancarlo Palanti; Roberta Lietti; Giacomo Mazzini; Andrea Melloni-VD|Alta per le immagini fotografiche; e gli staff di Freak Andò e dell'Hotel Cà Pisani e Hotel Saturnia.

 

Press release

The rational furniture design in Italy 1928-1949

Furniture and accessories from the rationalist collection of Freak Andò by Maurizio Marzadori
an exhibition curated by Valerio Borgonuovo and Maurizio Marzadori
staging by Gianni Serandrei
from March 3rd to May 19th 2022
Open all day from 9am to 7pm

Ca' Pisani Deco Design Hotel Venice
Rio Terà Foscarini 979A
Dorsoduro 30123, Venice
+39 0412401411 | info@capisanihotel.it

Photographic images © Andrea Melloni

After the exhibition “Il '900 Ritrovato” in 2019, the Ca' Pisani Design Hotel is renewing its collaboration with the dealer, antiquarian and expert connoisseur of the twentieth century, the Bolognese Maurizio Marzadori (already known for his private collection of children's furniture and vintage toys) and presenting for the first time to the public a significant corpus of furnishings and accessories: the result of over thirty years of work and research on Italian Rationalist furniture. Today this material is at the centre of the exhibition curated by Valerio Borgonuovo and by Marzadori himself.

Italian Rationalism originated in 1928 with the founding of the Italian Movement for Rational Architecture (MIAR) by a new generation of architects from the Milan Polytechnic and in the span of twenty years it expressed all the conflicting views towards new Modernist Architecture which resulted in a questioning of the absolute value of those models, while at the same time by adapting them to a local and national style.

On this premise, the movement operated on a theoretical level, also and above all through the numerous sector magazines born in those years: Rassegna Italiana, La Casa Bella (later renamed Casabella with Giuseppe Pagano as director), Domus founded in 1928 by Giò Ponti, Quadrante and Edilizia Moderna; as well as on an operative level with works in architecture and furniture.

The movement’s relationship with Fascism is ambivalent, controversial and at last irreconcilable (but for all that, undeniably productive) and thus with the architectural representation of a new society founded on that ideology.
The entry into an autarchic regime around 1936, not only made inevitable but rather accelerated the process of participation of new designers in the identification of new techniques, materials (and respective applications) such as reinforced concrete, linoleum, stratified, solid and curved wood, steel pipes and profiles, light alloys, straw, rope, etc.
A process that generated extraordinary combinations between designer and producer thanks also to the contribution of enlightened companies such as A. L. Colombo - Mobili Razionali Columbus, Cova, Maggioni, Olivetti, Palini, Antonio Parma and Figli (Pas), Pino, Rima, Valabrega, and others again, whose contribution in those years in defining the figure of the architect-interior designer will be fundamental.
Figini and Pollini, Mucchi, Nizzoli, Pagano, Palanti, Ponti, Rambaldi, and Terragni are only some of the authors of the over sixty works selected among the main protagonists of that experience, alternating with authors of works of equal quality but still in the identification phase, within that suggestive vertical transatlantic of the early twentieth century that is precisely today the Hotel Ca' Pisani, a real Art Deco gem enclosed within the late fourteenth-century walls of its historic building.
To those works a selection of office objects, knick-knacks, and toys (already part of the private collection of children's furniture and vintage toys of Maurizio Marzadori) added, which, in decreeing their rank of their true style, make this rare retrospective on Italian Rationalism an even more unique opportunity to get to know an extraordinary collection like this with the firm Freak Andò by Maurizio Marzadori in Bologna, now for the first time on display.
At the same time, this exhibition also gives the opportunity to deepen a page in the history of Italian furniture which, more than a century after its writing, proves capable of still offering ample scope for research and surprise.

Press contacts:
Maurizio Marzadori / Freak Andò email info@freakando.com | mobile +39 3356569151
Valerio Borgonuovo email valerio.borgonuovo@gmail.com | +39 3403467731
Marianna Serandrei email serandrei@capisanihotel.it
Gianni Serandrei email g.serandrei@hotelsaturnia.it